Vi narrerò del Teatro Manoel
Oggi mi delizierò a narrarvi dell’antico Teatro Manoel di Valletta (Teatru Manoel, in maltese) uno dei più vetusti et preziosi d’Europa. Situato nel Triq it-Teatru l-Antik ove il termine triq sta a designare la strada, esso è ad oggi il teatro nazionale della repubblica maltese nonchè sede della famosa filarmonica di Malta chiamata in lingua Orkestra Filarmonika Nazzjonali.
Il cartellone del teatro è ogni anno curato con attenzione e vi sono piacevoli spettacoli per ogni gusto…Ai tempi miei non era possibile l’aver nozione in tempo così reale degli accadimenti, ma, nell’attuale epoca, contraddistinta dal variegato mondo del computer (oh, macchina dei miracoli!) possiamo avere sì celermente notizia di ogni spettacolo e prenotarlo all’uopo!
Et ora qualche piacevole diversivo per vostra conoscenza chè possiate intrattenervi nella lettura et anche far la bella figura discettando nei salotti:
Cominciamo dal principio: come nacque cotesto teatro?
Correva l’anno 1731, quando il Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, Antonio Manoel de Vilhena, commissionò e finanziò personalmente l’edificazione di questa mirabile opera d’architettura che doveva avere la funzione di pubblico teatro per un’onesta ricreazione del popolo. Tal motto fu così inscritto proprio sopra all’entrata principale dell’edificio, dove ancora oggi lo si può ritrovare proprio in tal fatta: ad honestam populi oblectationem. In soli 10 mesi con un costo di 2.184 scudi la costruzione venne completata e tosto venne portata in iscena la prima opera, l’illustre Merope del Maffei.
Attori furono i cavalieri medesimi e la scenografia dipinta dall’architetto dei cavalieri maltesi, Francois Mondion. Il cavaliere più anziano, altrimenti detto “protettore” diresse infine l’opera in gran tripudio di applausi.
Il disegno dell’ardito progetto fu probabilmente ispirato dal teatro di Palermo. Poscia, nel corso del secolo il repertorio si ampliò sempre maggiormente, portando sulle scene opere teatrali francesi et italiane come opere di Johann Adolf Hasse, Niccolò Piccinni e Baldassare Galuppi. L’opera conosciuta qale “Casaciello persguitato da un mago” di Nicolas Isouard, venne rappresentata qui nel 1792 e Isouard venne designato sovrintendente di cotesta struttura teatro dal 1798, quando il còrso Napoleone Bonaparte prese Malta sottraendola al nostro grandioso Ordine dei Cavalieri.
Come l’isola passò ai britannici, il teatro fu rinominato Reale (proprio detto in tal modo, in italiano) e venne ampliato e modificato dal partire dal 1812 con galleria e proscenio, innalzando il soffitto a cupola et aggiungendo altri palchi, fino a giungere a 67 con l’auditorium quale lo vediamo ai nostri giorni. Sempre in lingua italica venne mantenuta l’antica iscrizione Teatro Manoel sul portone di ingresso et anch’essa persiste oggi ad accogliere il visitatore curioso. Detto teatro fu celebre e venne visitato da molti dignitari e visitatori forestieri tra i quali si cita Sir Walter Scott et Adelaide di Sassonia-Meiningen, vedova del re britannico Guglielmo IV d’Inghilterra che recitò nelle opere Elisir d’Amore e Gemma di Vergy in questo edificio, nel periodo della sua convalescenza nell’isola. La Lucia di Lammermoor fu invece recitata in una serata di gala in onore della regina col celeberrimo soprano Camilla Darbois.
Il teatro cadde in disuso dal 1866 dopo la costruzione del Teatro Reale dell’Opera a La Valletta. La sorte dello storico Teatro Reale fu compromessa e divenne dimora per miserabili e cittadini indigenti ai quali veniva dato asilo per pochi soldi a notte. In seguito, nel 1873, il Teatro Reale modificò il proprio nome in “Teatro Manoel” e venne restituito agli antichi splendori. Sciaguratamente, nel 1877, venne ricostruito l’edificio antagonista dell’Opera,et ancora una volta (qual vergogna!) il Teatro Manoel venne messo in un canto. Et, all’avvento della Seconda Guerra Mondiale, esso divenne di fatto centro d’accoglienza et emergenza per le vittime dei feroci bombardamenti germanici. (Con orgoglio, difatti, Malta si fregia ancor oggi del nome di ‘Ospedale d’Europa’.)
Ma, dopo la distruzione del Teatro Reale dell’Opera durante i bombardamenti del 7 aprile 1942, il Teatro Manoel venne immediatamente restaurato con l’intento di riportarlo in auge. Il teatro Manoel è un teatro di dimensioni ridotte eppur d’alto pregio e magnificenza, possiede 623 posti a sedere ed un auditorium ovale, in mirabile e splendente legno dorato e svariati gradevoli trompe-l’oeil, in particolare posti sul soffitto, per far illusione di una cupola.
Oltre l’austera facciata, il tutto venne creato in tipico stile manierista italo-maltese, riccamente adornato, con gli interni a boudoir rococò. Scalinate in marmo di Carrara et i candelieri viennesi creano atmosfere speciali. Ma la particolarità degna di nota sono le due risorgive naturali sotto il pavimento del teatro le quali producono un’acustica talmente precisa e puntuale che anche dal fondo della sala è possibile udire il direttore d’orchestra mentre volta le pagine.
Curiosità?
Vi è un noto abitante dell’antica struttura, maggiormente famoso più di mille vip…ella è il Fantasma del Teatro! Si dice che sul palco alla sinistra compaia in alcuni particolari momenti una donna bellissima che si siede a guardare gli spettacoli con aria malinconica. Chi sarà costei? Io il segreto lo cognosco, perchè porto tanti secoli nel cuore et il peso del tempo, ma prima di narrarvelo, cercatelo anche voi… sulla sinistra, mi raccomando!
Vostro Jean Parisot de La Vallette