Una lingua curiosa, figlia di tante culture
E dunque oggi, cari amici, vorrei discettare a proposito dell‘antica lingua maltese. Molti di coloro che arrivano volando e navigando da fuori di queste terre in mezzo al Mediterraneo rimangono basiti nell’ascoltare, ma, soprattutto nel leggere la nostra lingua antica e così ricca di storia.
Numerosi viandanti approdati nella mia città mi pongono domande specifiche per poter meglio comprendere la storia di questa lingua unica, che par un connubio di curiosi suoni che tutti quanti, non si sa il motivo, riscoprono sempre come in qualche modo familiari. Mi trovo quindi convinto a spiegarvi attraverso un piccolo sunto che spero v’aggradi, qualche particolarità della lingua maltese altrimenti detta lingwa Maltija, lsien Malti o semplicemente ‘malti’.
Taluni studiosi degli idiomi sostengono addirittura ch’essa derivi direttamente dalla lingua antica parlata dai Fenici, ma quel che è certo – anche dai miei approfondimenti – è che sia sicuramente proveniente da un dialetto arabo tramutatosi e riconosciuto successivamente come lingua nazionale.
La bizzarria che più colpisce i forestieri soprattutto, è data dal fatto che è detta lingua è l’unica lingua semitica scritta in caratteri latini.
In particolare, poi, nel corso della storia ha raccolto ed aggiunto molto dal siciliano, soprattutto durante il dominio dei Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni.
E’ fuor di dubbio che, successivamente alla conquista normanna, cotesto dialetto arabo cominciò ad incorporare elementi lessicali e morfologici dalle lingue romanze, persino dal latino medievale. Intrigante è poi il fatto che ben 60% di vocaboli arrivino diretti dall’italica favella… Italiano, siciliano, altre lingue romanze, arabo, tunisino, fenicio:Una lingua che è un coacervo di popoli, quindi!
Sono all’incirca 400.000 le persone che ancor oggi lo usano, a cui, però vanno aggiunti numerosi emigrati maltesi nel resto del Creato.
Ordunque, vi vorrei lasciare anche un piccolo breviario per saper comprender e pronunciare talune curiosità alfabetiche e fonetiche presenti nel nostro scrivere:
L’alfabeto maltese è costituito dalle seguenti trenta lettere che sono
A B Ċ D E F Ġ G Għ H Ħ I Ie J K L M N O P Q R S T U V W X Ż Z
a b ċ d e f ġ g għ h ħ i ie j k l m n o p q r s t u v w x ż z
Manca la lettera latina Y (i greca o ipsilon).
Paiono disegni, nevvero? Com’è stravagante quella strana H con due righe che la tagliano…quando la si vede così scritta nelle varie parole significa che va pronunziata. E quello singolare pallino sopra la C e la G? In tal caso la loro lettura sarà dolce quale la brezza in primavera, così come noi si pronunzia la c della parola cielo.
Vorrei ancora intrattenere la vostra cortese attenzione con qualche piccola curiosità sulla somiglianza delle parole:
Con l’italiano e il siciliano troviamo li medesimi vocaboli:
Maltese Siciliano Italiano
Skola Scola Scuola
Gvern Guvernu Governo
Repubblika Ripùbbrica Repubblica
Re Reghi Re
Natura Natura Natura
Pulizija Pulizzìa Polizia
Centru Centru Centro
Teatru Tiatru Teatro
E non solo, sul siciliano s’ha ancor più da comparare l’affinità:
avukat (avvucatu)
cirasa (cirasa)
frotta (frutta)
gravi (gravi)
kacca (caccia)
krizi (crisi)
lixx (lisciu)
lvant (livanti)
natura (natura)
parti (parti)
sigurtà (sicurizza)
Sperando d’avervi sollazzato con questi brevi interludi, vi saluto con dedizione!
Vostro Jean Parisot de la Vallette