Arte e cultura, un viaggio d’autunno a Malta
Quanta arte possono generare 7000 anni di storia che hanno visto l’incontro di una quantità sorprendente di popoli e conquistatori? A Malta, punto di passaggio obbligato di molte rotte mediterranee e snodo strategico per i navigatori che hanno solcato il mare nei secoli, si è creata una combinazione unica di fattori che ha permesso, su un territorio di dimensioni relativamente modeste, di generare un flusso continuo di opere creative.
L’arte si è manifestata qui sin dall’epoca megalitica. Oltre ad ammirare il ricco complesso di templi risalenti a questo periodo, a Malta è possibile apprezzare l’estro di coloro che eressero queste straordinarie strutture, osservandone i fregi e le decorazioni, così come i reperti di statue e piccoli oggetti che sono conservati nei musei maltesi tra cui il National Museum of Archaeology di Valletta. Qui è esposto il principale simbolo dell’arte megalitica maltese, The Sleeping Lady, conosciuta anche come la Venere di Malta, ritrovata nell’Ipogeo di Ħal Saflieni, luogo di straordinario interesse tra i più misteriosi ed imperdibili dell’arcipelago.
Da Malta sono passati anche i Fenici che hanno tra le altre cose fondato Mdina, l’antica capitale di Malta, così come i Romani di cui si possono ammirare, ad esempio, i mosaici della Domus di Rabat.
Ma è stata certamente l’epoca dei Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni il periodo che ha donato la più grande eredità architettonica e artistica a Malta, rendendola ancora oggi un tesoro inestimabile di opere di straordinario pregio.
L’intera capitale Valletta, fondata dal Gran Maestro Jean Parisot Valette, è oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO e in meno di 1 chilometro quadrato si trovano capolavori che indubbiamente meritano un viaggio.
Uno dei simboli del Barocco maltese è certamente la Concattedrale di San Giovanni, un edificio dalla facciata austera e dagli interni traboccanti d’arte. Le pareti sono decorate da preziosi arazzi e Mattia Preti ne ha affrescato le volte, ma il capolavoro assoluto, a cui è dedicato l’intero spazio dell’oratorio, è la Decollazione di San Giovanni, la tela più grande mai dipinta dal Caravaggio e l’unica che abbia mai firmato.
Tra le tante costruzioni lascito dell’epoca cavalleresca, l’Auberge d’Italie che originariamente ospitava i cavalieri di provenienza italiana, è sede oggi del MUZA, il museo nazionale d’arte moderna aperto nel 2018 in occasione della nomina di Valletta Capitale Europea della Cultura, per esporre un’interessante collezione d’opere d’arte provenienti da Malta e da tutta Europa.
Il fermento creativo dato dall’incontro di popoli provenienti da tanti paesi è ancora oggi estremamente vivace a Malta e infatti Valletta è considerata a livello internazionale un interessante hub di creatività che sempre più dà spazio anche all’arte contemporanea. Una visita alla capitale maltese dimostra quanto questa città sia riuscita a mantenere viva la propria autentica anima, pur dimostrando di sapersi proiettare verso il futuro, modellandosi e aggiornandosi, ma restando sempre fedele alla propria originale essenza.
La propensione alla creatività è dimostrata dalle tante gallerie d’arte contemporanea presenti a Valletta. Tra gli spazi privati vale la pena menzionare Blitz, il più longevo spazio maltese dedicato all’arte contemporanea, ma certamente importante anche Contemporary Valletta che offre residenze ad artisti internazionali sulla seconda isola dell’arcipelago, nello spazio di Contemporary Gozo.
Interessante il concept che sta dietro al Valletta Design Cluster : uno complesso pubblico che ha visto un importante intervento di ristrutturazione di un’area abbandonata della capitale e che oggi offre spazio e supporto ad associazioni di cittadini e singoli creativi.
Stesso fermento sta dietro lo Spazju Kreattiv: gestito dalla Fondazzjoni Kreattività, ha luogo al St James Cavalier, altro edificio di epoca barocca, che ospita al suo interno aree espositive, un cinema, un teatro ed eventi che si avvicendano lungo tutto il corso dell’anno.
Presto sarà inoltre inaugurato il nuovo splendido spazio del MICAS, realizzato dal Governo di Malta e dedicato all’arte contemporanea. Si troverà in una porzione dei bastioni di Floriana, cittadina confinante con Valletta, e sarà frutto di un imponente lavoro di ristrutturazione e di un pregevolissimo progetto architettonico.
Malta si appresta infine ad ospitare la sua prima biennale d’arte che verrà inaugurata a marzo 2024 con il patrocinio UNESCO e che sarà dedicata proprio al concetto di multiculturalità e diversità dell’area mediterranea, con il titolo white sea olive groves.